I - Il Mago

Singolare che prima carta dei Tarocchi mostri un giovane personaggio, il Mago (o Bagatto). Essendo la prima, ci si poteva aspettare l'Uno ovvero la Causa Prima, ciò che da tutto origina.
Eppure è meno strano se pensiamo che l'Universo visibile, ovvero la Creazione, possa essere l'opera di un illusionista.
Infatti, non avete mai pensato che la realtà che noi conosciamo, accessibile ai cinque sensi ordinari, non sia altro che un'illusione creato da un abile mago-illusionista ?

L'attività è ciò che lo contradistingue, tanto nel macrocosmo, ovvero l'attività creatrice di Dio, quanto nel microcosmo, ovvero l'uomo che costruisce la propria personalità, il proprio Io, esercitando la propria volontà, coscienza, percezione, perchè, come scrive Wirth, "l'individuo ha il compito di fare se stesso".

Sono quindi evidenti nella carta gli strumenti del Mago per operare nella realtà visibile: il bastone (o bacchetta), la spada, la coppa e il denaro.
Non è un caso che la prima carta degli Arcani Maggiori (le XXII carte dei Tarocchi propriamente detti) riassuma in se i quattro semi (conosciuti anche come: fiori, picche, cuori e ori) delle 56 carte degli Arcani Minori (ovvero le normali carte da gioco).

La coppa, simbolo dell'acqua in quanto ne è il recipiente, è d'argento, rappresenta la conoscenza, il sapere. Nel mito si incontrano molte coppe: il Calderone del Dagda presso i celti, una larga pentola che non si svuota mai e che non lascia mai nessuno affamato, oppure la Cornucopia dei greci, il corno dell'abbondanza o infine presso i cristiani, il Santo Graal.

La spada, simbolo dell'aria che la spada fende, è la Parola, il Verbo (infatti la parola può essere tagliente come una spada) che è in grado si separare il bene dal male, il vero dal falso, e che quindi allontana l'errore.

Il denaro (simbolo della terra) è l'aiuto concreto ad ogni azione.

Infine il bastone, simbolo del fuoco, è il bastone del comando, sia del potere spirituale (il vescovo), sia quello temporale (il re), che governa seguendo la propria volontà confusa col Volere supremo.

I verbi del Mago, che coincidono con il motto degli iniziari, sono quindi: sapere (coppa), osare (spada), volere (bastone), tacere (denaro).

Fonte :
 - Oswald Wirth, i Tarocchi, Ed.Mediterranee

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