Rebis
Rebis tratto da Theoria Philosophiae Hermeticae (1617), di Heinrich Nollius |
Rebis deriva da Res ("Cosa", "Materia") e Bis ("Due" ovvero "Doppio") ovvero "Cosa doppia", "Materia doppia".
La prima immagine del Rebis appare nell'opera "Azoth" dell'alchimista tedesco Basilio Valentino (Basilius Valentinus) nel 1613.
E' il simbolo dell'unità della dualità, ovvero come le due parti
(maschile e femminile) vengono perfettamente integrate a formare l'uno.
Disegnato dagli alchimisti, trova un corrispondente ben più antico nei miti cosmogonici della Grecia Classica, in particolare della corrente dell'Orfismo, per la presenza del Drago-serpente, dell'Uovo cosmico e dell'Essere androgino.
E' l'inizio della creazione prima del Caos primodiale, ma è anche la Pietra Filosofale degli alchimisti, ciò da cui deriviamo e ciò a cui dobbiamo tendere, espansione e contrazione, in un movimento ciclico di nascita e di ritorno alle origini.
Per approfondimenti : Fuoco Sacro, Il Rebis Ed Il Mistero Della Cosa Una
Fonti:
- Wikipedia, Rebis
- Wikipedia, Basilius Valentinus
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