Yule, il solstizio d'inverno


Occorre osservare come il solstizio d'inverno anticamente in Europa venisse vissuto in due modi diversi, da una parte il mondo mediterraneo, con la festa del Sole, del Sol Invictus, della nascita del Sole Bambino (nato dall'utero della Grande Madre Terra) vittorioso sul Vecchio Sole, dall'altra il mondo nordico, con il dio della vegetazione, del Dio Quercia (Oak King), re del Sole crescente che sostituisce nel regno il Dio Agrifoglio (Holly King), re del Sole decrescente.
Così il 21 dicembre, il solstizio d'inverno, è il giorno del Sol Invictus a Sud, nel mediterraneo e il giorno di Yule a Nord, tra i popoli nordici.

Yule (Jól) deriva dal norreno (antica lingua germanica da cui derivano le moderne lingue scandinave) Hjól , ruota, intesa come ruota dell'anno : al sostizio d'inverno la ruota solare è giunta nel suo estremo inferiore (la minima declinazione del Sole all'orizzonte) e da quel giorno inizia a risalire.
Nel giorno di Yule, il re dell'agrifoglio (Holly King) che ha regnato per 6 mesi, portatore di buio, in quanto il Sole è sceso sull'orizzonte (declinazione decrescente), lascia il comando al Re Quercia (Oak King) che regnerà per i successivi 6 mesi, portatore di luce, in quanto il Sole salirà sull'orizzonte (declinazione crescente).

Curioso che sia holly che oak siano anche due rimedi dei fiori di Bach, il primo per curare la gelosia, rabbia e aggressività e il secondo per le persone che si sentono insostituibili, si stancano troppo sul lavoro e sottovalutano i propri problemi.

Simbolicamente l'atto fecondativo che realizza il passaggio dal re Agrifoglio al re Quercia avviene attraverso il vischio, pianta parassitaria delle conifere e latifoglie, che cresce sui tronchi le cui bacche bianche ricordano il seme maschile.
Quindi il vischio che cresce sulla quercia, albero sacro dei popoli celtici e nordici, simbolo dell'eternità (è un albero che vive molto a lungo, non a caso raffigurato come "albero della vita") è l'eternità che si rinnova ogni anno.
Altra considerazione : mentre la pianta di agrifoglio è dioica (esiste la pianta con solo fiori maschili e quella con solo fiori femminili) e quindi è nella dualità, ovvero ha bisogno di due esemplari di genere diverso per riprodursi, la quercia è monoica, ovvero ha sia fiori maschili che femminili nello stesso albero, quindi è nell'unità.

Fonti :

Commenti

Post più popolari