Lucifero, portatore di luce

Ormai radicato nelle credenze, sia dotte che popolari, l'identificazione tra Lucifero e la personificazione del "male" inteso come allontanamento da Dio. Anzi, per conciliare un etimologia molto positiva ( lucifero, deriva dal latino "lux ferre", portatore di luce), si è creduto che Lucifero fosse il nome originario dell'angelo caduto, prima dell'allontanamento da Dio.

In realtà la confusione nasce da un'errata interpretazione di due passi biblici, il primo di Isaia, il secondo di Ezechiele. Come è noto, la prima traduzione della Bibbia dall'ebraico al latino è opera di San Girolamo, la cosiddetta "Vulgata", il testo biblico di riferimento, dal medioevo in poi. Sappiamo anche che Girolamo non traduceva alla lettera, ma come consigliavano anche grandi scrittori latini che l'avevano preceduto (primo tra tutti, Cicerone), non si traduce "lettera per lettera" ma "significato per significato".

Nel passo di Isaia, San Girolamo a nostro avviso compie un errore di traduzione, quando traduce la "stella del mattino", ovvero la portatrice di luce, con l'avversario di Dio (e lo chiama Lucifero, con la L maiuscola), quando invece "stella del mattino" era l'attributo di tutti i re babilonesi. Quindi le nefandezze citate nel passo di Isaia sono da attribuire al re babilonese, appunto lucifero (con la l minuscola), portatore di luce.

A complicare ulteriormente l'attribuzione erronea, in un passo di Ezechiele, dove si parla di un angelo cherubino, perfetto, che però fu colto da iniquità e quindi cacciato dal monte di Dio. Quindi un essere perfetto, come appunto è un "portatore di luce", quindi Lucifero. Purtroppo la conclusione ci pare errata.

Infine, scopro in questi giorni un fake che circola su Internet, che riguarda la presunta dimostrazione dell'adorazione del demonio da parte dei cattolici, citando l'Exsultet, il canto che precede la Pasqua cristiana, dove si recita:

Ti preghiamo, dunque, Signore, che questo cero,
offerto in onore del tuo nome
per illuminare l'oscurità di questa notte,
risplenda di luce che mai si spegne.
Salga a te come profumo soave,
si confonda con le stelle del cielo.
Lo trovi acceso la stella del mattino,
questa stella che non conosce tramonto:
Cristo, tuo Figlio, che risuscitato dai morti
fa risplendere sugli uomini la sua luce serena
e vive e regna nei secoli dei secoli.

Chiaramente la stella del mattino è lucifero, che è il Cristo stesso, e non può essere altrimenti!


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