La meditazione secondo la Cabala
Nel silenzio interiore
si giunge alla meditazione.
La preghiera e' come un razzo
che ci spinge alle vette piu' elevate,
ma poi, una volta arrivati,
dobbiamo spegnere i motori, e restare
nel silenzio.
si giunge alla meditazione.
La preghiera e' come un razzo
che ci spinge alle vette piu' elevate,
ma poi, una volta arrivati,
dobbiamo spegnere i motori, e restare
nel silenzio.
Ecco uno splendido brano tratto da "Introduzione alla Cabala" (pag 291, 294) di Nadav Crivelli:
"La meditazione è un’attività della consapevolezza volta a ricercare il centro stesso dell’essere umano, il punto più profondo e interiore.
Questo punto, pur essendo di per sè in una condizione di pace e silenzio, di tranquillità e completezza, è oltre l’origine di ogni moto dell’animo, è la sorgente di ogni parola ed azione. E’ qui che le parti componenti i vari livelli dell’anima si uniscono, e che la luce della consapevolezza può salire e scendere lungo la scala dell’esistenza. E’ qui che l’anima umana conserva il seme del segreto della sua immagine e somiglianza con Dio, dove essa è letteralmente “incollata” all’anima divina, tramite un invisibile cordone ombelicale.
Il centro in questione è il motore immobile dell’anima, l’Ente che genera il movimento pur rimanendo al di là di esso, l’asse intorno a cui girano tutti I pensieri e le emozioni umane. E’ un luogo di silenzio e di tranquillità , dove parole e concetti cessano di avere l’importanza tirannica che hanno nel quotidiano.
(...)
Un ottimo esempio bibblico di quanto detto finora si trova nella storia del profeta Elia (1 Re 19,13), che dopo essersi inoltrato per quaranta giorni nel deserto, ebbe un’importantissima rivelazione di Dio.
Da principio Elia vide un vento fortissimo, tale da sgretolare le montagne e spezzare le pietre, ma ‘Dio non era nel vento’. In seguito Elia udì un rumore tremendo, ma Dio non era in esso, e a ciò seguì un fuoco che bruciava, ma anche in quest’altro portento Dio non si era manifestato.
Infine Elia percepì una: 'voce silenziosa e sottile' e in essa c’era il messaggio che Dio voleva far giungere al profeta."
Da principio Elia vide un vento fortissimo, tale da sgretolare le montagne e spezzare le pietre, ma ‘Dio non era nel vento’. In seguito Elia udì un rumore tremendo, ma Dio non era in esso, e a ciò seguì un fuoco che bruciava, ma anche in quest’altro portento Dio non si era manifestato.
Infine Elia percepì una: 'voce silenziosa e sottile' e in essa c’era il messaggio che Dio voleva far giungere al profeta."
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