Che cos'è la ghianda?
Gustave Moreau - Hesiod and the Muse , 1891 , Musée d’Orsay |
Eppure l’immagine originaria ha molti nomi in tante culture diverse.
Nel mondo occidentale, veniva chiamata “genius” dai latini, o “daimon” dai greci (daimon non ha nulla a che fare con l’odierno significato di “demone”), per poi venire identificato con l’angelo custode dai cristiani.
Platone, nel mito di Er, capitolo finale della Repubblica, lo chiama “paradeigma”, o “forma fondamentale”, che abbraccia l’intero destino di una persona.
Lo psicologo James Hillman, ispirandosi al paradeigma di Platone, ha coniato il termine “ghianda” o “immagine originaria”.
Tanti nomi che non dicono esattamente cos’è la ghianda ma confermano che esiste.
Come conseguenza pratica di questa rivelazione di esistenza della ghianda, possiamo:
Nel mondo occidentale, veniva chiamata “genius” dai latini, o “daimon” dai greci (daimon non ha nulla a che fare con l’odierno significato di “demone”), per poi venire identificato con l’angelo custode dai cristiani.
Platone, nel mito di Er, capitolo finale della Repubblica, lo chiama “paradeigma”, o “forma fondamentale”, che abbraccia l’intero destino di una persona.
Lo psicologo James Hillman, ispirandosi al paradeigma di Platone, ha coniato il termine “ghianda” o “immagine originaria”.
Tanti nomi che non dicono esattamente cos’è la ghianda ma confermano che esiste.
Come conseguenza pratica di questa rivelazione di esistenza della ghianda, possiamo:
1) riconoscere il destino, o vocazione, o ghianda, come parte fondante dell’esistenza umana,
2) allineare la nostra vita sul destino di cui la ghianda è portatrice,
3) comprendere che tutti gli eventi non voluti fanno parte del disegno della ghianda, sono necessari ad esso e contribuiscono a realizzarlo.
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