Come il salice - un insegnamento Tao
"Ci sono però alcuni venti
che non deve apprezzare, il salice" (Sengai. Inchiostri e haiku. Commenti di D.T. Suzuki) |
La leggenda del Salice:
"Un giorno, [Akiyama] durante una tormenta di neve, rimase immobile a guardare un salice, i cui rami erano coperti di neve. A differenza di un pino, che rimane dritto o si spezza di fronte alla tempesta, i rami dei salice cedevano per il peso della neve, ma essendo estremamente flessibili non si spezzavano"
(tratto da "La vera storia del Ju Jutsu, Raccontata da Jigoro KanoLa")
"Il Tao non fa nulla e tuttavia non vi è nulla che non sia fatto.
Queste famose parole non si possono prendere nel loro significato letterale, poiché il principio della “non azione” (wu wei) non si deve considerare come inerzia o mera passività ma, più semplicemente come “non forzare”. Perciò wu wei è ciò che noi intendiamo con andare con la corrente, seguire la venatura, girare con la ruota, nuotare con la corrente, mettere le vele al vento. Il principio è illustrato dalla parabola del pino e del salice sotto la neve. Il rigido ramo del pino si spezza ma il ramo del salice si piega sotto il peso e la neve scivola via."
(tratto da "La Via dell’acqua che scorre" di Alan W. Watts)Fonti:
- La leggenda del Salice, jujitsubushido.it
- Appunti di asiamodena.it
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