XX - Il Giudizio

E' la carta della resurrezione, ma non della resurrezione della carne, nel corpo, bensì nello spirito, ed è ciò che consiste la vera resurrezione.
Ciò che è degno di rivivere quindi è lo spirito, non la carne; in altri termini il passato non merita di essere rivissuto (richiamato in vita) se non nello spirito.
L'angelo Gabriele, l'Angelo del Giudizio, annuncia alla famiglia pia (padre madre e figlio a mani giunte) la venuta del Regno di Dio, dello Spirito Santo, che realizzerà l'unione religiosa, ovvero tutte le religioni saranno una sola, perderanno il loro aspetto esteriore (dogmi e riti) e ciò che verrà salvato e portato a fattor comune sarà il lato esoterico, ovvero nascosto, che per forza di cose deve essere comune per tutte.

Nel percorso iniziatico, il figlio della coppia è il soggetto della carta, che aveva iniziato come Mago ed aveva affrontato le varie prove iniziatiche. E' morto due volte ed è la sua terza nascita. Infatti si muore una prima volta rinunciando alla vita profana, tuttavia durante la seconda esistenza si è ancora alla ricerca della verità. Allora muore una seconda volta per nascere la terza volta, non nel corpo ma in ispirito.

Il giudizio di cui si parla è l’auto-giudizio, il giudizio rivolto unicamente verso noi stessi, è il processo di autocritica, di analisi e lavoro interiore che è stato fatto allo scopo di comprendere noi stessi, e che ora porta i suoi frutti. E’ il lavoro alchemico di trasformazione interiore, il matrimonio tra la parte conscia (l’uomo) e la parte inconscia (la donna) il cui frutto è il figlio, la sintesi degli opposti che si sono finalmente conciliati.

In termini pratici e quotidiani, l'arcano XX può appresentare la liberazione : la liberazione da preoccupazioni, da necessità, da situazioni, da relazioni ingrate, da inibizioni, da idee fisse, da paure, da timori, da complicazioni, da vincoli passati.
Può quindi significare liberazione da un legame (matrimonio, fidanzamento, licenziamanto dal lavoro, bocciatura scolastica) quando questo comporta un sollievo (appunto liberazione) dalla sua oppressione.

In termini più generali, la liberazione di cui si parla è il superamento di vecchie credenze e vecchi schemi di abitudini. Ciò comporta la liberazione delle energie bloccate in quegli schemi, nuovamente a disposizione per essere utilizzate per altri progetti.

Fonti :
 - Oswald Wirth, I Tarocci, Ed.Mediterranee
 - Hajo Banzhaf, Il Grande Libro dei Tarocchi, Hermes edizioni

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