VII - Il Carro (2a parte)


Abbiamo scritto in un precedente post, che l'arcano VII, il Carro, rappresenta la capacità di dominare due forze interne contrastanti. Ma mentre nell'Innamorato (arcano VI) è in forma di scelta tra due strade, nell'arcano successivo l'auriga da prova di saper dominare entrambe le forze che apparentemente sono contrastanti.
Un esempio di ciò si trova nel mito del Carro, descritto nel Fedro di Platone. Eccolo descritto in Wikipedia:

"Il mito del carro e dell'auriga (o della biga alata) tratta dal Fedro di Platone, serve a spiegare la teoria platonica della reminiscenza dell'anima, un fenomeno che durante la reincarnazione produce ricordi legati alla vita precedente. 
Racconta di un'ipotetica biga su cui si trova un auriga, personificazione della parte razionale o intellettiva dell'anima (logistikòn). La biga è trainata da una coppia di cavalli, uno bianco e uno nero: quello bianco raffigura la parte dell'anima dotata di sentimenti di carattere spirituale (thymeidès), e si dirige verso l'Iperuranio; quello nero raffigura la parte dell'anima concupiscibile (epithymetikòn) e si dirige verso il mondo sensibile. I due cavalli sono tenuti per le briglie dall'auriga che, come detto, rappresenta la ragione: questa non si muove in modo autonomo ma ha solo il compito di guidare. La biga deve essere diretta verso l'Iperuranio, un luogo metafisico a forma di anfiteatro dove risiedono le 'Idee'.

Lo scopo dell'anima, infatti, è contemplare il più possibile l'Iperuranio e assorbirne la sapienza delle idee. L'auriga quindi deve riuscire a guidare i cavalli nella stessa direzione, verso l'alto, tenendo a bada quello nero e spronando quello bianco, in modo da evitare o ritardare il più possibile il "precipitare" nella reincarnazione. 
Chi è precipitato subito rinascerà come una persona ignorante o comunque lontana dalla saggezza filosofica, mentre coloro che sono riusciti a contemplare l'Iperuranio per un tempo più lungo rinasceranno come saggi e come filosofi. Questo mito spiega la reminiscenza ed è riconducibile all'immortalità dell'anima."

Francesco del Cossa (1468-1470), Aprile (Trionfo di Venere), affresco,
Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia, Ferrara

Un altro esempio di auriga che porta a compimento l'impresa di dominare le forze contrastanti è Venere, nel carro trainato dai cigni, come descritto nell'affresco di Francesco del Cossa. 
Come si può vedere, al posto delle due sfingi o dei cavalli bianco e nero, ci sono due cigni bianchi. Ciò che si oppone è già stato dominato, è Marte (simbolo dei bassi istinti), inginocchiato e incatenato alla mercè di Venere.

Fonti:
 - Wikipedia, Mito del carro e dell'auriga
 - Wikipedia, Aprile (Francesco del Cossa)

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