Il Terzo Tempio di Gerusalemme


Due volte il tempio è stato costruito, due volte è stato distrutto e il terzo è stato profetizzato dal profeta Ezechiele.

La storia del Tempio di Gerusalemme (in ebraico : Beit HaMikdash, casa della santificazione oppure Beit Adonai, casa di Dio) inizia con la costruzione del Primo Tempio (o Tempio di Salomone) costruito da Re Salomone (terzo re di Israele) nel X secolo a.C (secondo il volere di re David, suo padre, il quale ne aveva avuto indicazione da Dio stesso) e distrutto da Nabucodonosor, re dei Babilonesi, nel 586 a.C.
Dopo l'esilio babilonese, nel 536 a.C. gli ebrei costruirono il Secondo Tempio, detto Tempio di Erode in quanto Erode il Grande, re della Giudea sotto il protettorato romano, fu autore di un importante ampliamento nel 19 a.C.

Fu distrutto per la seconda volta dal futuro imperatore romano Tito nel 70 d.C. e mai più ricostruito, infatti oggi ne resta solamente il muro occidentale di contenimento, detto comunemente Muro del Pianto.
Nel 362 d.C., l'imperatore romano Giuliano (l'ultimo imperatore pagano nell'ormai dilagante diffusione del cristianesimo) propose di ricostruirlo con i propri soldi, offerta che fu respinta dal popolo ebraico in quanto denaro proveniente da un "gentile" (non ebreo).
Lo storico romano Ammiano Marcellino, nel suo libro Res gestae, narra invece che fu Dio stesso che non lo permise in quanto "globi di fuoco paurosi che eruppero vicino alle fondamenta con assalti continui, resero quel posto inaccessibile agli operai, che ne risultavano a volte bruciati. Il fuoco ricacciava indietro dovunque con ostinazione assoluta, pertanto l'impresa fu messa da parte".

Sulla spianata dove sorgeva il Tempio gli arabi hanno costruito due importanti monumenti: la Moschea al-Aqsa e la Cupola della Roccia (l'area è oggi chiamata dai musulmani spianata delle moschee). Questi due monumenti sono tra i principali luoghi santi per l'Islam.
In particolare la Cupola della Roccia per i mussulmani è il luogo dove Abramo stava per sacrificare a Dio il figlio Isacco prima che Dio desse il contrordine, mentre il nome della Moschea al-Aqsa significa "moschea ultima" in quanto è collegata al viaggio notturno che fece il profeta Maometto nel 621 d.C. circa. , partendo dalla sacra moschea (la Ka'ba di Mecca), in groppa al cavallo alato Burak, giunse alla moschea "esterna" (quella sulla Rocca del Tempio, che all'epoca non esisteva ancora) e accompagnato dall'arcangelo Gabriele, fece un'ascensione ai 7 cieli, visitando l'inferno e il paradiso, accostandosi infine a Dio-Allah alla distanza di "due archi appena"  prima di tornare nella sua casa terrena per comunicare lo straordinario avvenimento ai fedeli.
Per i fedeli mussulmani, l'ebraico Muro del Pianto è il Muro di Burak in quanto il profeta Maometto avrebbe legato il suo cavallo a questo muro.

Il Terzo Tempio, o Tempio di Ezechiele, viene descritto da Ezechiele come un edificio eterno e dimora permanente del Dio di Israele sul Monte del Tempio di Gerusalemme, infatti « La gloria del Signore entrò nel tempio per la porta che guarda a oriente. » (Ezechiele 43:4)    

Per i cristiani il Terzo Tempio è il corpo di Cristo, come Lui stesso si definì  quando cacciò i mercanti dal tempio (2,19-21 Giovanni). Inoltre, Paolo di Tarso spiega che : « O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi?  »  (1 Corinzi 6:19) 

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