Libri di Thot

Illustrated List of the principal Egyptian Divinities, 1888, Timea

Ecco come viene raffigurato Thot, dio della Scrittura, ha quasi sempre in mano una penna e una tavoletta, che gli serviva per prendere nota delle sentenze che venivano emesse al tribunale di Osiride, dio dei morti, dove si svolgeva il processo che ogni anima andava incontro dopo la morte. 
E siccome la scrittura significa conoscenza di ciò che si scrive, Thot era anche il dio del sapere, della conoscenza delle cose visibili e non visibili, e quindi anche dio della magia.
E' anche il dio della luna, e lo si vede dalla luna crescente disegnata sul capo, ad indicare che il tipo di sapienza non è razionale logico deduttiva, come gran parte di quella moderna, ma intuitiva, una sapienza che discende direttamente dal Divino, di cui Thot è solo un tramite verso gli uomini (perché la luna è simbolo di passività e di accoglienza).

Tutta la sapienza egizia sarebbe quindi racchiusa nei Libri di Thot, opera di 42 volumi, di cui ne parlano celebri archeologi (Gaston Maspero), e la tradizione racconta che sia ancora nascosta in una camera segreta della sfinge di Giza, anche se, nel corso della storia, alcuni personaggi sostengono di esserne venuti in contatto.
Tra questi, uno dei primi fu uno scrittore fenicio di nome Sanconiatone, citato dal gesuita Lorenzo Hervás y Panduro (1735- 1809) nel libro "Idea dell' universo", di seguito la citazione:


Più recentemente, i libri di Thot verranno citati dall'occultista Aleister Crowley (1875 - 1947).

Infine, la tradizione dei tarocchi, fa risalire le 22 carte degli arcani maggiori a 22 pagine copiate dai 42 libri di Thot, tesi che fu sostenuta per la prima volta dal gesuita e cabalista Guillaume Postel nel libro "la chiave delle cose nascoste a partire dalla nascita del mondo”, opera scritta nel 1540.

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