X - Ruota della Fortuna
La ruota della fortuna o Ruota del Destino.
In essa è rappresentata la vita individuale, ovvero la corporizzazione dello spirito nella materia, ovvero l'individualizzazione, la creazione dell'individuo che si separa dal Tutto del quale fa parte per diventare lui stesso un centro, seppur temporaneo, in equilibrio precario.
La ruota che gira descrive le fasi della nostra vita, quando nasciamo la ruota gira vigorosamente, poi si stabilizza nell'età matura ed infine rallenta nella vecchiaia, fino a fermarsi quando sopraggunge la morte.
A muoverla due forze contrapposte, una attiva e una passiva, rappresentate rispettivamente da due "bestie" : l'Enneanuco, dalla testa di Cane, e un Tifone, dall'aspetto di un Capricorno (testa di capra, corpo di pesce). L'Enneanuco ha in mano il cadduceo di mercurio, quindi è la forza vitale, che spinge la ruota, il vigore, l'espansione, la salute; il Tifone ha in mano il tridente, è la forza egoistica che contrae l'espansione generosa, l'entusiasmo, che accumula, che rallenta la ruota.
Tra i due, una sfinge particolare, con le ali dell'aquila, con il corpo di bue, il busto da leone : una sfinge che in realtà sintetizza i simboli dei quattro Evangelisti (Luca, il bue, Marco, il leone, Giovanni, l'aquila, Matteo, l'angelo). Ha in mano una spada, come la Giustizia (arcano VIII), che serve per fendere, tagliare, prendere decisioni, in questo caso equilibrare le due forze opposte, ovvero la spinta delle due bestie.
Infine la ruota emerge dal mare, sopra una barca costituita da due mezze lune (quindi le ruote sono due, ciascuna doppia perchè ha due circonferenze) che galleggiano sull'oceano del caos primordiale, e due serpenti si intrecciano intorno all'albero, proprio come il simbolo del cadduceo di Mercurio, simbolo delle forze vitali che salgono dal basso.
Come non accostare questo simbolo alla fisiologia indiana dei corpi sottili: la spina dorsale è l'albero dell'imbarcazione e il canale principale Sushumna, e i due serpenti intrecciati la Kundalini che risvegliata risale la spina dorsale e fa muovere la ruota, ovvero i sette chakra principali (infatti è una doppia ruota, ovvero chakra anteriore e posteriore, con due circoferenze e sette raggi).
Fonti:
- Oswald Wirth, I Tarocchi, Ed.Mediterranee
- Wikipedia, Kundalini
In essa è rappresentata la vita individuale, ovvero la corporizzazione dello spirito nella materia, ovvero l'individualizzazione, la creazione dell'individuo che si separa dal Tutto del quale fa parte per diventare lui stesso un centro, seppur temporaneo, in equilibrio precario.
La ruota che gira descrive le fasi della nostra vita, quando nasciamo la ruota gira vigorosamente, poi si stabilizza nell'età matura ed infine rallenta nella vecchiaia, fino a fermarsi quando sopraggunge la morte.
A muoverla due forze contrapposte, una attiva e una passiva, rappresentate rispettivamente da due "bestie" : l'Enneanuco, dalla testa di Cane, e un Tifone, dall'aspetto di un Capricorno (testa di capra, corpo di pesce). L'Enneanuco ha in mano il cadduceo di mercurio, quindi è la forza vitale, che spinge la ruota, il vigore, l'espansione, la salute; il Tifone ha in mano il tridente, è la forza egoistica che contrae l'espansione generosa, l'entusiasmo, che accumula, che rallenta la ruota.
Tra i due, una sfinge particolare, con le ali dell'aquila, con il corpo di bue, il busto da leone : una sfinge che in realtà sintetizza i simboli dei quattro Evangelisti (Luca, il bue, Marco, il leone, Giovanni, l'aquila, Matteo, l'angelo). Ha in mano una spada, come la Giustizia (arcano VIII), che serve per fendere, tagliare, prendere decisioni, in questo caso equilibrare le due forze opposte, ovvero la spinta delle due bestie.
Infine la ruota emerge dal mare, sopra una barca costituita da due mezze lune (quindi le ruote sono due, ciascuna doppia perchè ha due circonferenze) che galleggiano sull'oceano del caos primordiale, e due serpenti si intrecciano intorno all'albero, proprio come il simbolo del cadduceo di Mercurio, simbolo delle forze vitali che salgono dal basso.
Come non accostare questo simbolo alla fisiologia indiana dei corpi sottili: la spina dorsale è l'albero dell'imbarcazione e il canale principale Sushumna, e i due serpenti intrecciati la Kundalini che risvegliata risale la spina dorsale e fa muovere la ruota, ovvero i sette chakra principali (infatti è una doppia ruota, ovvero chakra anteriore e posteriore, con due circoferenze e sette raggi).
Fonti:
- Oswald Wirth, I Tarocchi, Ed.Mediterranee
- Wikipedia, Kundalini
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